FAQ Impianti di Climatizzazione
Un Climatizzatore funziona sfruttando alcune leggi della termodinamica e le proprietà di un opportuno gas refrigerante. Il gas è il fluido che viene utilizzato per prelevare calore da un locale e cederlo all’ambiente esterno. Quando si comprimono i gas si riscaldano e poi, una volta raffreddati, diventano liquidi. Ora se si forza a passare un gas liquefatto attraverso un capillare, il gas si espande e diventa molto freddo. Per sfruttare questi principi un Climatizzatore è costituito da una macchina che viene posta all’interno del locale da climatizzare (unità interna) e una macchina che viene posta all’esterno (unità esterna) collegate da un circuito idraulico in cui scorre il gas. Nell’unità esterna il gas viene compresso da un compressore rotativo e passando attraverso uno scambiatore cede calore all’ambiente esterno. Passando poi attraverso un capillare si espande raffreddandosi.
Il gas freddo arriva quindi alla macchina interna e, passando attraverso uno scambiatore, sottrae calore all’ambiente riscaldandosi; il gas torna quindi alla macchina esterna per essere nuovamente compresso dal compressore.
Deumidificazione: è importante notare che l’aria che viene a contatto con lo scambiatore dell’unità interna (raffreddato dal passaggio del gas refrigerante) si raffredda e quindi l’umidità contenuta in quest’aria condensa in goccioline d’acqua che vengono poi smaltite verso l’ambiente esterno tramite una specifica tubazione (tubo di scarico della condensa). Un Climatizzatore, dunque, raffresca e deumidifica l’ambiente in cui si trova trasferendo calore (e umidità) all’ambiente esterno.
Un Climatizzatore on/off funziona alternando periodi di attivazione della macchina a periodi di disattivazione. Ad es. la macchina si attiva quando la temperatura all’interno del locale climatizzato sale oltre 1,5° rispetto alla temperatura impostata per poi spegnersi quando la temperatura scende sotto quella impostata di 1,5°; in pratica la macchina “attacca e stacca” esattamente come fa un frigorifero domestico.
La tecnologia Inverter consente di variare la potenza della macchina da un minimo ad un massimo eliminando i continui attacca e stacca del motore (condizionatore classico on/off).
In pratica la macchina raffredda l’ambiente velocemente spingendo al massimo sull’acceleratore e poi modula la potenza (variando la velocità del compressore) portandola al minimo per mantenere la temperatura impostata. Questa tecnologia consente un risparmio di energia elettrica di circa il 30% su otto ore di funzionamento, inoltre, variando l’emissione del freddo o del caldo secondo la necessità, stabilizza la temperatura che varia solo di circa ±0,5°C intorno a quella impostata, contro i circa ±1,5°C dei condizionatori on/off. Da notare che l’utilizzo di un Climatizzatore Inverter consente numerosi vantaggi a patto che la macchina scelta sia correttamente dimensionata per l’ambiente in cui deve operare.
Viene chiamato a Pompa di Calore il Climatizzatore che riesce a raffreddare un ambiente e anche a riscaldarlo. Questo tipo di macchina può essere sia on-off sia Inverter. Per riscaldare un locale si ha nella macchina un’inversione del ciclo frigorifero: è come se il Climatizzatore cercasse di raffreddare l’esterno, il calore prodotto in questa fase viene quindi rilasciato all’interno e l’ambiente si riscalda.
La Classe di consumo energetico detta anche Classe di efficienza energetica è una suddivisione della scala di consumi degli elettrodomestici normata dall’Unione Europea. Essa indica il rapporto tra l’energia consumata e l’energia resa da un climatizzatore tramite lettere dalla A alla G, dove la classe A sta ad indicare che l’apparecchio, a parità di energia resa, ha consumi di funzionamento molto ridotti, mentre la G indica consumi elevati. Questo significa che un climatizzatore in classe A ha un rendimento maggiore di uno di classe inferiore, cioè è più efficiente. Le riduzioni di consumi sono possibili grazie a nuove tecnologie mirate ad ottimizzare il funzionamento del circuito refrigerante, coniugando risparmio con alte prestazioni. Le classi di efficienza energetica dei climatizzatori sono definite dalla direttiva europea 2002/31/CE in base all’EER (in raffrescamento) e al COP (in riscaldamento) del Climatizzatore. La dicitura doppia classe A è utilizzata per definire climatizzatori con pompa di calore che sono in classe A sia in raffrescamento (EER) sia in riscaldamento (COP).
I Climatizzatori necessitano di alcuni accorgimenti basilari per prolungarne la vita e ottimizzare il funzionamento, tra cui la pulizia dei filtri e un’adeguata protezione nei mesi in cui l’apparecchio è in disuso.
Periodo di utilizzo: chiudete le finestre per non disperdere l’aria fresca e non fare funzionare il Climatizzatore a pieno regime; la temperatura del locale climatizzato non deve essere inferiore a 4/5°C rispetto alla temperatura esterna; non avvicinate prodotti infiammabili o tossici al climatizzatore; non puntate le alette sulle persone; non ponete oggetti davanti all’apparecchio; non toccate mai il condizionatore portatile se il pavimento è bagnato né azionarlo a mani umide o se avete i piedi bagnati; staccate la spina dalla presa di corrente per effettuare qualsiasi intervento di manutenzione; togliete la corrente elettrica se vi allontanate da casa o dall’ufficio per più giorni; non appoggiate oggetti di alcun tipo sul climatizzatore portatile; spegnete il condizionatore mezz’ora prima di uscire dall’ambiente climatizzato per evitare lo choc termico.
Periodo di non utilizzo: nei mesi in cui riponete il Climatizzatore portatile, copritelo con un telo pesante ma traspirante e riponetelo in un luogo sicuro. Sempre: spina, cavo di alimentazione e tubo del condizionatore portatile non devono essere danneggiati per sovraccarico, piegamento o schiacciamento.
Impianto termico è un impianto tecnologico destinato alla climatizzazione invernale degli ambienti di una o più unità immobiliari, con o senza produzione di acqua calda per usi igienici o sanitari, o alla sola produzione centralizzata di acqua calda per gli stessi usi, comprendente, ove esistenti, i sistemi di produzione, distribuzione e utilizzazione del calore, nonché gli organi di regolazione e controllo; sono compresi negli impianti termici gli impianti unifamiliari di riscaldamento, mentre non sono considerati impianti apparecchi quali: quali stufe, caminetti, radiatori individuali, scaldacqua unifamiliari.
La compilazione iniziale del libretto, nel caso di impianti termici di nuova istallazione o sottoposti a ristrutturazione, e per gli impianti termici individuali anche in caso di sostituzione dei generatori di calore, deve essere effettuata all’atto della prima messa in servizio, previo rilevamento dei parametri di combustione dalla ditta installatrice che è in grado di verificare la sicurezza e funzionalità nel suo complesso.
In seguito alle disposizioni del D.M. del 13 marzo 2003 tutti i libretti di centrale e di impianto devono essere sostituiti con i nuovi libretti di impianto e di centrale da settembre 2003, per gli impianti di nuova costruzione l’installatore, per gli impianti esistenti al 01/09/2003 il manutentore provvederanno a compilare i nuovi libretti ed inviare alla Provincia la prima pagina di detti libretti insieme all’allegato H ove sono riportati i dati di tipo amministrativo e i dati del controllo tecnico periodico effettuato sul generatore di calore.
Si intendono le operazioni specificamente previste nei libretti d’uso e manutenzione degli apparecchi e componenti che possono essere effettuate in luogo con strumenti ed attrezzature di corredo agli apparecchi e componenti stessi e che comportino l’impiego di attrezzature e di materiali di consumo d’uso corrente.
Si intendono gli interventi atti a ricondurre il funzionamento dell’impianto a quello previsto dal progetto e/o normativa vigente mediante il ricorso, in tutto o in parte, a mezzi, attrezzature, strumentazioni, riparazioni, ricambi di parti, ripristini, revisione o sostituzione di apparecchi o componenti dell’impianto termico.
È una persona fisica o giuridica che, essendo in possesso dei requisiti previsti dalle normative vigenti e comunque di idonea capacità tecnica, economica, organizzativa, è delegata dal Proprietario ad assumere la responsabilità dell’esercizio, della manutenzione e dell’adozione delle misure necessarie al contenimento dei consumi energetici.
Si. È stabilito che nel caso di unità immobiliari dotate di impianti termici individuali, la figura dell’occupante, a qualsiasi titolo, dell’unità immobiliare stessa subentra, per la durata dell’occupazione, alla figura del proprietario, ed ha l’onere di adempiere agli obblighi previsti dal presente regolamento e delle connesse responsabilità limitatamente all’esercizio, alla manutenzione dell’impianto termico e alle verifiche periodiche.
No, competono al proprietario, salvo diversa indicazione prevista nel contratto di locazione.
No, competono al proprietario, salvo diversa indicazione prevista nel contratto di locazione.
Il libretto di impianto aggiornato con le annotazioni riguardanti le manutenzioni e le verifiche precedenti.
La Ditta che ha realizzato il tuo impianto, deve rilasciare in 4 copie della dichiarazione di conformità: ‐ una copia per l’utente, ‐ una per la ditta , ‐ una per il Comune, ‐ una per la Camera di Commercio. L’installatore è tenuto a rilasciare tale documento ogni qualvolta faccia un intervento sull’impianto.
La caldaia può essere sostituita esclusivamente da un’impresa iscritta alla CCIAA o all’albo degli Artigiani, ai sensi della legge 5 marzo 1990, n.46, ed abilitata con riferimento alla lettera c) (impianti di riscaldamento e climatizzazione) e, per gli impianti a gas, anche alla lettera e) (impianti per il trasporto e l’utilizzo di gas sia allo stato liquido che gassoso) dell’art.1 della stessa legge.
- Predisporre il libretto di centrale;
- effettuare (nel caso si posseggano i requisiti) o fare effettuare un intervento di manutenzione allʹanno;
- effettuare (nel caso si posseggano i requisiti) almeno una volta allʹanno una prova fumi; per impianti con potenzialità superiore a 350 kW la prova fumi va eseguita ogni sei mesi;
- rispettare i limiti di esercizio dellʹimpianto di riscaldamento, ovvero il periodo e la durata giornaliera di attivazione dellʹimpianto;
- regolare lʹimpianto in modo che non si superi la temperatura media degli ambienti di 22 °C: la responsabilità del superamento di tale limite è imputabile allʹoccupante (se lʹimpianto eʹ unifamiliare);
- se lʹimpianto è a servizio di un condominio, lʹamministratore deve esporre un cartello contenente:
1) lʹorario di attivazione giornaliero ed il periodo annuale di esercizio
dellʹimpianto
2) le generalità e lʹindirizzo del responsabile dellʹesercizio e della manutenzione dellʹimpianto termico.